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BREVE BIOGRAFIA DEL COMPOSITORE GIOVANNI AGO

per gentile concessione del nipote Enrico Maria Puglisi

Giovanni Ago, Capitano del Cemm della Marina Militare, nacque a Portici (Na) il 30 luglio del 1886.

Iscritto al Partito Nazionalista Sezione di Taranto dal 1910.

Accanito interventista della Guerra 1915-18, durante il periodo in cui fu redattore del giornale “Il Nazionalista” di Taranto, spese tutta la sua attività a favore dell’entrata in guerra dell’Italia al fianco delle Nazioni alleate, per il riscatto delle terre irredenti.

Superstite di tre guerre 1911-12,  1915-18,  1940-45. Decorato di tre Cavalierati e molte onorificenze e riconoscimenti, anche esteri tra cui spicca la Medaglia d’Argento del Governo della Gran Bretagna, per segnalati servizi resi durante il periodo bellico 1915-1918. In questo periodo scrisse la canzone “La Bella Tina”. Fra i suoi innumerevoli scritti (sino alla sua morte se ne contano più di 500), fu la canzone che ottenne più successo.

Dopo l’armistizio, destinato a Zara, mantenne sempre alto tra quella popolazione lo spirito d’Italianità Dalmata con le sue canzoni patriottiche, degne di menzione “Camice Rosse” e “Zara la Santa”, musicate dal maestro Gaetano Lama, edite dalla casa Editrice “La Canzonetta” di Napoli, e “O mare chiù bello” con musica del maestro Paolo Grimaldi.  Omaggiati di copie della canzone “Zara la Santa” furono fra gli altri:

il Comandante di Fiume Gabriele D’Annunzio,

il Ministro delle Colonie Luigi Federzoni,

l’Ammiraglio e Governatore della Dalmazia Enrico Millo.

A Zara le canzoni di Giovanni Ago, venivano chiamate le canzoni della passione.

Nel 1919, allorquando il Comandante Gabriele D’Annunzio, si avvicinava a bordo della Nave Cortellazzo al porto di Zara, per sbarcare in quella città con i suoi Legionari - il Governatore della Dalmazia - Ammiraglio Enrico Millo - ordinò di far armare tutti i marinai della base ed inviarli alla banchina per opporre resistenza allo sbarco dei Legionari. Giovanni Ago, quantunque non di sua competenza, lasciò l’ufficio di segreteria, ed assunse il comando degli armati e contrariamente all’ordine ricevuto, fece causa comune con i Legionari del Comandante D’Annunzio. Invitato a mezzo di una staffetta portaordini a far ritorno in caserma, rispose “Sono agli ordini del comandante D’Annunzio” e non rientrò.

Il 19 agosto 1919, Giovanni Ago veniva proclamato, ad unanimità di voti,  Socio Onorario della Società “Nuova Italia” di Zara, per la Propaganda Nazionale. 

Iscritto al Partito Nazionale Fascista dal 1920 tessera n° 28819.

Nell’ottobre del 1920, onoranze indimenticabili gli furono proclamate dalla città di Zara, quando fu trasferito nella Base di Taranto. Lasciò quel sacro suolo italico con una valigia piena di ricordi.

Giunto a Taranto, senza perdere tempo, si avvicinò ben presto agli ambienti politici e culturali della città ionica. In detta epoca, a Taranto, maggiormente ferveva la lotta comunista per lo svolgimento delle Elezioni Amministrative. Elezioni che furono a totale favore di quei pochissimi  (in quell’epoca) fascisti, che riuscirono a dare la prima solenne sconfitta alla grande massa sovversiva della città ionica. Ritenuto responsabile dell’invio di alcuni giovani a Fiume e della vittoria fascista in suddette elezioni, fu varie volte minacciato di morte dai comunisti, specialmente dagli operai del Cantiere Navale Tosi. Giovane ardimentoso e modestissimo, non ritenne, dati i suoi meriti, farsi avanti per occupare posti di comodo. Diede sempre tutta la sua energica abilità, a favore dei suoi ideali, senza mai chiedere nulla.

Lasciato il servizio militare si trasferì a Portici, anche qui fu un punto fermo negli ambienti politici e culturali.

Nel 1936 si trasferì nuovamente a Taranto, sempre affettuosamente accolto dai vecchi amici.

Nel 1940 fu richiamato in servizio a causa dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Fu definitivamente collocato a riposo nel 1945.

Eletto Consigliere Comunale della città di Taranto dal 1946 al 1950, rinunciava alla carica di Vice Sindaco, poiché gli veniva offerta da un partito politico opposto alla sua fede.

Negli anni ‘70 veniva più volte invitato a inviare scritti di sue canzoni inedite da far concorrere al “Festival della Canzone Italiana” di San Remo.

Di Giovanni Ago, si parla anche nell’Enciclopedia della Poesia e Canzone Napoletana edita da De Mura

Ricoprì le cariche di:

Fondatore a Taranto nel 1920, dei “Fasci di Combattimento” della provincia ionica;

Fondatore e Segretario della Delegazione del Commercio di Portici dal 1926 al 1932;

Fondatore, segretario ed infine Delegato di Sottozona delle Masse Rurali dei Comuni Vesuviani fino al 1933;

Commissario Straordinario dei Sindacati Fascisti dell’Agricoltura per il Comune di Torre del Greco sino al novembre 1932;

Segretario della Sezione Combattenti di Portici dal 1928 al 1932;

Segretario della Sezione Combattenti di San Giorgio a Cremano sino al 1931;

Segretario della Sezione Commercianti  di San Giorgio a Cremano sino al 1932;

Comandante per la zona vesuviana, del Comitato d’Azione Dalmatica sino al 1931;

Fondatore nei Comuni vesuviani con sede a Portici della Sezione “Unione Marinara Italiana”

Consigliere comunale di Taranto dal 1946 al 1950;

Segretario della Sezione dei Marinai d’Italia di Taranto

Fondatore della Loggia Massonica degli  Illuminati di Puglia e Lucania;

 

Autore dei testi e della musica dell’inno dei Marinai d’Italia - Marinai in congedo “Pala a Prora”;

Morì a Taranto nel 1978 all’età di 92 anni.