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IL SITO SULLA FONOGRAFIA NAZIONALE ITALIANA
Alcuni dei PIù CELEBRI canti e inni della R.S.I.
NOTA: I canti e degli inni degli Alpini nel periodo dell'R.S.I. si trovano nella sezione ''canti e inni degli alpini'', divisi in ordine alfabetico insieme agli altri testi degli alpini dal 1800 al 1950.
LA CANZONE DELLA TAGLIAMENTO
BRIGATE NERE
A NOI LA MORTE NON CI FA PAURA
IL BRENNERO E' ITALIANO
INNO DELLA X FLOTTIGLIA MAS
INNO DEL S.MARCO
STORNELLI DELLE BRIGATE NERE
NON DEPORREM LA SPADA
VOGLIAMO SCOLPIRE UNA LAPIDE / STORNELLI LEGIONARI
SAN MARCO
AL VENTO LE BANDIERE
LE DONNE NON CI VOGLIONO PIU BENE
PARTIGIANI
HANNO AMMAZZATO MUTI
ROMBANO I MOTORI
CARA MAMMA
LA PREGHIERA DEL LEGIONARIO
LUPO
FIAMMA ROSSA
CANZONE DEL ''FULMINE''
STORNELLI DEL 'BARBARIGO' E DEL 'S.GIORGIO'
* * * * * * * *
PARTIGIANI
(l945)
Partigiano disceso dai monti ,
Depredando la povera gente,
Presto o tardi faremo i conti
E in galera dovrai ritornar.
Ora vivi di furto e rapina,
Continuando le tue tradizioni,
Hai mandato l'Italia in rovina,
Stai pur certo, il tuo giorno verrà.
Sul berretto tu porti una stella,
Distintivo di razza dannata,
ti faremo ingoiare anche quella,
ti faremo il veleno sputar.
Pei tedeschi eravate banditi
Pei fascisti eravate ribelli,
Per il mondo voi siete sol quelli,
Che han venduto la patria e l'onor.
Gli alleati ti han dato un brevetto,
Ch'è patente di gran traditore,
T'han coperto di sprezzo e vergogna
T'han gettato di Giuda il denar.
Ma al di sopra del vostro letame
In Italia c'è un faro di luce,
C'è splendente la tomba del Duce,
Che noi tutti dobbiamo vendicar.
* * * * * * * *
HANNO AMMAZZATO MUTI (1943)
Hanno ammazzato Ettore Muti
fascista tra i fascisti,
vendetta, si vendetta
farem sui comunisti.
Hanno ammazzato Ettore Muti,
la pagheranno cara,
col sangue partigiano
gli laverem la bara!
Riposa in pace, Ettore Muti,
dormi tranquillo il sonno:
ti vendicheremo un giorno,
ti vendicheremo un giorno.
* * * * * * * *
ROMBANO I MOTORI
Rombano i motori,
fremono i cuori,
siam tutti pronti a partir.
Rombano i motori,
fremono i cuori,
siam tutti pronti a morir.
Passa la Brigata:
ora tremate, partigiani traditor!
Passa la Brigata:
oh sorridete, bambine, all'amor!
Maledetti partigiani
la Brigata vi scoverà
nel cuor dei monti.
Badogliani e traditori,
sempre vi inseguiremo
finché la morte non vi colpirà!
Oilalà!
* * * * * * * *
Cara mamma, sono volontario,
dammi un bacio senza lagrimar;
Sono forte, fiero e bene armato.
Vittorioso voglio ritornar.
Vinceremo ognor.
Morte all'oppressor!
Conquisteremo la nostra libertà
Con onor!
Vinceremo! Vinceremo!
L'Inghilterra in cielo, in terra, in mar! Vincerem!
* * * * * * * *
Iddio che accendi ogni fiamma
e spegni ogni cuore,
rinnova ogni giorno
la passione mia per l’Italia!
Rendimi sempre più degno dei nostri morti
affinché loro stessi, i più forti,
rispondano ai vivi:
presente
Nutrisci il mio libro della tua saggezza
e il mio moschetto della tua volontà,
fa’ più aguzzo il mio sguardo,
più sicuro il mio piede
sui valichi sacri della Patria,
sulle strade, sulle coste, nelle foreste,
e sulla quarta sponda che già fu di Roma.
Quando il futuro soldato mi marcia, accanto,
nei ranghi,
fa’ ch’io senta battere il suo cuore fedele,
quando passano i gagliardetti e le bandiere
che tutti i volti si riconoscano in quello della Patria.
La Patria
che faremo più grande,
portando ognuno la sua pietra al cantiere.
O Signore,
fa’ della Tua Croce l’insegna
che precede il Labaro della mia Legione.
E salva l’Italia:
l’Italia del Duce
sempre nell’ora
di nostra bella morte.
Così sia.
* * * * * * * *
Il Lupo va dove si lotterà
Noi siamo gli arditi del Battaglione Lupo,
il nostro sangue al Duce si immola.
Il nome d'Italia la bocca fa gioir,
vogliam per la Patria o vincere o morir.
Guardateci il verde, noi siamo la speranza.
Vedete qui il rosso, è il sangue dei fratelli
che gridano vendetta dal bel, profondo mar.
Noi siamo fanteria, noi siamo marinar.
efrain:
Maggiore De Martino, guidaci tu all'assalto,
terremo sempre in alto il nostro Tricolor.
"Iterum Rudit Leo" è il nostro motto;
serriamoci più sotto, salviamo il nostro onor.
* * * * * * * *
Si sente mormorar:
"Chi sono questi qua?"
Siamo del "Barbarigo",
e ci sappiamo far!
Qualcuno dice di no;
noi rispondiam di sì:
i fatti di Nettuno
ve lo posson dir.
Che ci frega di morire,
siamo nati alla riscossa.
Siamo noi del "Barbarigo",
dalla fiamma tutta rossa,
rossa come un fior di sangue:
è Bardelli che ci guida.
Combattiamo con il cuore,
con il fegato... la Fossa!
"Decima!" o "Barbarigo!",
"Decima!", la Fiamma Rossa!
Siamo nati alla riscossa:
la riscossa già suonò.
* * * * * * * *
Santa Gorizia le campane scioglie
e suona a gloria a darci il suo saluto.
Le donne ci sorridon dalle soglie,
come chi trova un dolce amor perduto.
Ma i migliori di noi non son tornati:
li abbiam sepolti in una fredda sera
sotto Tarnova, e dormono placati
nel sogno, avvolti dalla lor Bandiera.
Fulmine! Scatto, Travolgo e Vinco
è la tua impresa.
Sotto la Morte con la rosa in bocca,
chi può fermare l'anima protesa
verso le stelle, quando l'ora scocca?
Fulmine! Guizza di fiamma il tuo fulgente nome
sacro al fuoco, ora al Ciel vendicatore.
Femmina è la Vittoria e, per le chiome,
piegala a forza al bacio del tuo amore.
La spada abbiam raccolto sulla piana
di Tripoli, la spada di buon taglio
che impugnò vittorioso, a Bu Meliana,
Umberto Cagni. E in piedi è l'Ammiraglio
E ci addita la via: "Garibaldini
del mare avanti, avanti! Vincerà chi crede!"
E dietro l'orma sua cade Giombini,
gittando un fior di sangue alla sua Fede.
Fulmine! Scatto, Travolgo e Vinco
è la tua impresa.
Sotto la Morte con la rosa in bocca,
chi può fermare l'anima protesa
verso le stelle, quando l'ora scocca?
Fulmine! Guizza di fiamma il tuo fulgente nome
sacro al fuoco, ora al Ciel vendicatore.
Femmina è la Vittoria e, per le chiome,
piegala a forza al bacio del tuo amore.
Fulmine! Scatto, Travolgo e Vinco.
Ove sei marinaio che l'orrore
di una resa infamante tu deridi
e respingi la vita oltre l'Onore
gridando "Italia! Decima!" e t'uccidi?
La vita è senza peso. Pura, eccelsa
la Patria è fiamma al nostro invitto amore.
Vale solo la spada, se con l'elsa
la mano chiusa sa impugnare il cuore!
Fulmine! Scatto, Travolgo e Vinco
è la tua impresa.
Sotto la Morte con la rosa in bocca,
chi può fermare l'anima protesa
verso le stelle, quando l'ora scocca?
Fulmine! Guizza di fiamma il tuo fulgente nome
sacro al fuoco, ora al Ciel vendicatore.
Femmina è la Vittoria e, per le chiome,
piegala a forza al bacio del tuo amore.
* * * * * * * *
STORNELLI DEL 'BARBARIGO' E DEL 'S.GIORGIO'
Quando
da La Spezia
partimmo un mattino
e per il fronte prendemmo il cammino,
oh, quanta gente ci salutava!
Oh, quanta gente che non ci andava!
E
gira gira l'elica
in fondo al mar,
questa è la vita a terra,
la vita in buca del marinar!
E
giunti a Roma,
la capitale,
noi fummo accolti,
invero, un po' male...
da ogni parte
si udiva dire:
"Chi son quei pazzi
che vanno a morire?!"
E
gira gira l'elica
in fondo al mar,
questa è la vita a terra,
la vita in buca del marinar!
A
Sermoneta
c'è un vecchio castello,
della regione
certo il più bello.
Quante granate
Scoppiavano in basso,
noi trovavamo
un grande sconquasso!
E
gira gira l'elica
in fondo al mar,
questa è la vita a terra,
la vita in buca del marinar!
E
sono morti
già Spagna e Frezza,
hanno peccato
di leggerezza:
saran mandati
sotto processo
perché son morti
senza permesso!
E gira gira l'elica
in fondo al mar,
questa è la vita a terra,
la vita in buca del marinar!
E
fra Littoria
e Borgo Tre Ponti,
otto cannoni
sono già pronti.
A chi la gloria
Se tutto va bene?
A Carnevale!
E a noi le pene!
E gira gira l'elica
in fondo al mar,
questa è la vita a terra,
la vita in buca del marinar!
E
tra Cisterna
e il Lago Fogliano
c'è un marinaio
col mitra in mano.
Scarpe nel fango,
capelli alla Luna,
pensa alla mamma,
sogna la bruna.
E
gira gira l'elica
in fondo al mar,
questa è la vita a terra,
la vita in buca del marinar!
Oh,
Barbarigo
lo sai tu perché
sì tante mamme
hanno pianto per te?
Perché volevamo
che il suolo romano
fosse bagnato
di sangue italiano.
E
gira gira l'elica
in fondo al mar,
questa è la vita a terra,
la vita in buca del marinar!